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giovedì 3 novembre 2011

Cézanne Renoir. 30 capolavori dal Musée de l’Orangerie Skira

Cézanne Renoir. 30 capolavori dal Musée de l’Orangerie Skira libro acquistabile sul sito con lo sconto del 50%.
Curatore: Rossi Francesco, Georgel Pierre, Valagussa Giovanni
Editore: Skira
Edizione: 2005 Cartonato
Pagine: 152





                     I 30 dipinti della collezione di Paul Guillaume, veri "classici” dell’Impressionismo francese e nucleo fondamentale del Musée de l’Orangerie di Parigi, riuniti per la prima volta nel catalogo dell’esposizione bergamasca dedicata a due grandi maestri dell’Ottocento quali furono Paul Cézanne (1839-1906) e Pierre-Auguste Renoir (1841-1919).
Questo straordinario nucleo di opere comprende quattordici dipinti di Paul Cézanne che vanno da La colazione sull’erba del 1876-1877 a Nel parco di Château Noir del 1898-1900, passando per le celebri nature morte degli anni ottanta, ai ritratti della signora Cézanne sempre degli stessi anni.
Di Auguste Renoir sono presentate sedici opere, da Fanciulle al piano del 1892, uno dei pezzi più importanti e celebrati dell’artista francese, ai famosi ritratti di donne, alle nature morte, fino ai ritratti del figlio Claude che gioca o vestito da pagliaccio. Alle opere dei due maestri si affiancano la Grande natura morta di Picasso del 1917 e Donne sul canapè (Il divano) di Matisse del 1921.
Curato da Pierre Georgel, Francesco Rossi, Giovanni Valagussa, il volume mette in luce due aspetti fondamentali: da un lato l’importanza culturale del fenomeno collezionistico nella figura di Paul Guillaume (1891-1934) critico, mercante, mecenate nella Parigi di Montparnasse, le cui scelte hanno "costruito” il Musée de l’Orangerie; dall’altro le personalità opposte e complementari di Paul Cézanne e Auguste Renoir che del­l’Impressionismo francese rappresentano in certa misura i due aspetti "polari”: il primo come sistematico ricercatore della struttura formale dell’immagine, e dunque maestro ideale di Picasso e del Cubismo, il secondo come esponente di punta di una pittura giocata sulla visione istantanea e sul valore espressivo della luce e del colore in sé, e dunque in qualche modo precursore di Matisse e dei Fauves.
Cézanne e Renoir, quindi, individuati da Paul Guillaume come "classici” all’interno del movimento impressionista, cioè modelli di riferimento per i giovani della generazione nuova, base e punto di partenza per il superamento della concezione artistica ottocentesca e la nascita dell’arte moderna.
Il volume include i saggi di Francesco Rossi, Giovanni Valagussa, Pierre Georgel, Aurora Scotti Tosini, Margherita d’Ayala Valva, Alexander Auf der Heyde e Jean Renoir.

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